Nuova Riveduta:

Giobbe 6:2

«Ah, se il mio travaglio si pesasse,
se le mie calamità si mettessero tutte insieme sulla bilancia!

C.E.I.:

Giobbe 6:2

Se ben si pesasse il mio cruccio
e sulla stessa bilancia si ponesse la mia sventura...

Nuova Diodati:

Giobbe 6:2

«Ah, se il mio dolore fosse interamente pesato, e la mia sventura si mettesse insieme sulla bilancia,

Riveduta 2020:

Giobbe 6:2

“Ah, se il mio dolore si pesasse, se le mie sciagure si mettessero tutte insieme sulla bilancia!

La Parola è Vita:

Giobbe 6:2

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giobbe 6:2

«Ah, se il mio travaglio si pesasse, se le mie calamità si mettessero tutte insieme sulla bilancia!

Ricciotti:

Giobbe 6:2

«Oh! se si pesassero i miei peccati, con i quali meritai l'ira, e la sventura ch'io soffro [si mettesse sull'altro piatto] della bilancia!

Tintori:

Giobbe 6:2

«Oh, se fossero pesati i miei peccati pei quali ho meritato il castigo, insieme alla sventura che soffro, sulla bilancia!

Martini:

Giobbe 6:2

Volesse Dio, che si pesassero sulla bilancia i peccati, pe' quali ho meritato l'ira e la miseria, ch'io sopporto.

Diodati:

Giobbe 6:2

Fosse pur lo sdegno mio ben pesato, E fosse parimente la mia calamità levata in una bilancia!

Commentario abbreviato:

Giobbe 6:2

Capitolo 6

Giobbe giustifica le sue lamentele Giob 6:1-7

Desidera la morte Giob 6:8-13

Giobbe rimprovera i suoi amici come scortesi Giob 6:14-30

Versetti 1-7

Giobbe si giustifica ancora con le sue lamentele. Oltre ai problemi esteriori, il senso interiore dell'ira di Dio gli toglieva tutto il coraggio e la determinazione. La sensazione dell'ira di Dio è più dura da sopportare di qualsiasi afflizione esteriore. Che cosa ha sopportato il Salvatore nel giardino e sulla croce, quando ha messo a nudo i nostri peccati e la sua anima è stata resa un sacrificio per noi alla giustizia divina? Qualunque sia il peso delle afflizioni, nel corpo o nel patrimonio, che Dio si compiace di imporre su di noi, possiamo ben sopportarlo finché ci mantiene l'uso della ragione e la pace della coscienza; ma se uno di questi due aspetti viene turbato, il nostro caso è davvero pietoso. Giobbe riflette sui suoi amici per le loro censure. Si lamenta di non aver avuto nulla da offrire per il suo sollievo, se non ciò che era di per sé insipido, disgustoso e gravoso.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 6:2

Giob 4:5; 23:2

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